Crediti esteri assicurati per le PMI

lug 7th, 2011No Comments

Per supportare le Piccole e Medie Imprese italiane nel loro percorso di internazionalizzazione, facilitandole nell’accesso ai finanziamenti e proteggendole dai rischi legati all’operatività sui mercati esteri, è possibile, già da qualche anno, grazie a strutture direttamente partecipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze:

  • assicurare le aziende contro il rischio di non essere pagate dai loro clienti
  • assicurare gli investimenti all’estero contro i rischi politici
  • garantire i finanziamenti concessi alle aziende dagli intermediari finanziari, facilitando quindi l’accesso al credito perché il rischio legato al finanziamento viene assunto direttamente dalla struttura controllata dal Ministero

Da anni, infatti, è stato adottato un modello di business che mette al centro le PMI: perché sono loro il vivo del tessuto industriale italiano e perché, oggi più che mai, necessitano di un partner specializzato per rafforzare la propria gestione finanziaria, migliorare la propria struttura patrimoniale ed ampliare la propria capacità d’investimento non solo all’estero, ma anche in Italia, con una gamma più ampia di prodotti assicurativo‑finanziari (dalle garanzie, alle polizze di assicurazione del credito, dalle cauzioni al factoring) che permettono di supportare la crescita delle imprese a prescindere da dove operino, in Italia o sui mercati esteri.

Tra i temi che stanno più a cuore alle aziende di dimensioni piccole e medie, vi sono, oltre al contenimento dei rischi di mancato pagamento, il rafforzamento della gestione finanziaria e il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione.
Per questo, nella convinzione che sostenere le PMI nell’ottenimento di finanziamenti bancari sia un contributo molto concreto, vengono offerte garanzie a sostegno di progetti di internazionalizzazione e di rafforzamento del capitale circolante delle imprese, lavorando in partnership con i principali istituti di credito italiani. Un altro supporto d’importanza capitale alle PMI è quello dell’assicurazione del credito: oltre a migliorare la gestione dei crediti a vantaggio della liquidità, l’assicurazione del credito è un importante mitigatore dei rischi e sta diventando sempre più, per le aziende che ne fanno uso, un facilitatore per l’accesso ai finanziamenti. Può, così, essere assicurato il fatturato delle imprese dai rischi di insolvenza dei clienti per tutte le transazioni commerciali con dilazioni di pagamento inferiori ai 12 mesi, concluse in Italia e all’estero.

Da aprile 2010 è anche possibile, attraverso il meccanismo del factoring, smobizzare i crediti vantati dai fornitori della PA: un’altra attività cruciale, considerando che il ritardo nei pagamenti della PA incide pesantemente su tutta l’operatività delle aziende fornitrici e che l’Italia è, in questo, fra i peggiori paesi in Europa, con una media nazionale di 269 giorni di ritardo e picchi di oltre 600 giorni in alcune regioni.

Il meccanismo si basa su un modello di Reverse Factoring, un sistema di “pagamento garantito” che assicura al fornitore il pagamento delle fatture a scadenza, previa certificazione del credito (riconoscimento che il credito è certo, liquido ed esigibile) da parte della PA. Il Reverse Factoring si basa su un contratto tra tre parti: la PA debitrice, il fornitore (cedente) e la società di factoring (sempre controllata dal Ministero) che regola la cessione prosoluto del credito commerciale dal fornitore alla società di factoring. Sulla base dell’accordo‑quadro stipulato con l’ente della PA e dei contratti di factoring firmati con i rispettivi fornitori, la società di factoring si impegna a pagare il fornitore della PA convenzionata entro la scadenza prevista dalle singole fatture e a riscuotere il credito dalla PA stessa secondo le modalità definite nell’accordo quadro.

Esiste anche un accordo quadro nazionale sviluppato con l’obiettivo di sostenere liquidità e capacità d’investimento delle aziende italiane, in prevalenza PMI, fornitrici della PA, soprattutto di quelle in difficoltà a causa dei ritardi nei pagamenti.
In pratica, vengono individuate e promosse, in collaborazione con le Associazioni di Confindustria soluzioni finanziarie per la gestione e lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della PA per forniture di beni e servizi.
L’accordo valorizza la collaborazione a livello territoriale e di settore, grazie alla quale verranno messe a punto soluzioni “su misura” per le imprese associate a Confindustria, che oggi possono contare su una gamma completa di servizi per la gestione dei crediti: dalla copertura del fatturato domestico ed estero alle cauzioni, dai finanziamenti garantiti per attività di internazionalizzazione ed investimento allo smobilizzo dei crediti.

Link utili: http://www.mef.gov.it/documenti/open.asp?idd=26362

http://www.sace.it/GruppoSACE/content/sacebt/home/news/comunicatiStampa/comunicato1.html