Google Mobilegeddon: che impatto avrà sul mio Sito Web il nuovo criterio di ricerca?

mag 10th, 2015No Comments

Sito Mobile Friendly e Sito non Mobile Friendly

Dal 21 Aprile chi fa una ricerca su Google riceve la lista di Siti (la SERP) diversa da quella che riceveva il giorno prima, ma solo se fa la ricerca da uno smartphone o tablet; se sta cercando da un normale laptop, la SERP è rimasta identica.

Per la prima volta da quando Google è nata, i risultati delle ricerche sono influenzati dal dispositivo di accesso alla rete.

E’ un cambio epocale che ha generato migliaia di articoli, discussioni e post, rappresentato anche con immagini da “Guerra dei Mondi”.

Perchè Mobilegeddon?

Il cambio dell’algoritmo è solo un aspetto, anche se  con alto impatto mediatico, dei cambiamenti evoluzione che Goolge sta realizzando per far fronte a due fenomeni globali inarrestabili, ancora in forte crescita

  • l’uso di dispositivi mobili per l’accesso a Internet
  • le ricerche di contenuti locali, ancora più elevata sui dispositivi mobili

Il ragionamento alla base di tutto: la validità di un contenuto è influenzata anche dalla “User Experience” di chi lo accede.

Per chi utilizza il Motore di Ricerca da dispositivi mobili quindi, è necessario definire la SERP dei Siti non solo in base ai contenuti pertinenti, ben strutturati, multimediali, con immagini provviste di titoli e testi alternativi, che si carichino in fretta, aggiornati frequentemente, citati da terzi, ecc. ma che siano anche “mobile friendly” cioè ottimizzati per navigarli da cellulare o tablet.

Non fa una piega, ma per chi il sito lo ha realizzato secondo i criteri validi anche solo pochi anni fa, Mobilegeddon equivale a chiedergli di rifare le fondamenta di una abitazione…

Quali sono le caratteristiche che rendono un sito mobile friendly?

Sono tante e in diverse categorie, aspetti tecnici, di navigazione, grafici, di presenza di specifiche funzionalità, …

La principale è la capacità dei contenuti della pagina di “riorganizzarsi” adattandosi alle dimensioni dello schermo, funzione nota come “responsive”. E’ semplicissimo verificare se un sito è responsive: su laptop aprite una pagina in un browser e poi stringete la finestra, se i contenuti si spostano mettendosi in fila sulle nuove dimensioni la pagina è responsive, se i contenuti si fanno semplicemente coprire perchè la finestra è diventata più piccola …Houston we have a problem…

Che impatto ha Mobilegeddon sul mio Sito Web?

Chiunque ha il Sito Web  ”responsive” (e magari anche altri criteri rispettati), può trarre solo giovamento dal nuovo algoritmo perché senza colpo ferire guadagna posizioni su Siti Web magari più validi come contenuti, ma pensati solo per gli schermi dei laptop.

Chi viceversa ha un sito “old style” si ritroverà più in basso nella SERP di poche o tante posizioni in funzione del numero di Siti Web più “mobile friendly” del suo per la specifica parola chiave di ricerca.

Per togliersi ogni dubbio Google ha messo a disposizione uno strumento a questo link inserite l’url del Sito e prendete atto del giudizio inappellabile di Big G.

Come faccio a far diventare il mio sito mobile friendly?

Il tema è purtroppo da specialisti, e il fai-da-te possibile solo per chi abbia conoscenze tecniche più che discrete, in quanto probabilmente bisogna intervenire sulla struttura stessa del Sito Web: in qualche caso potrebbe essere un intervento modesto, in altri la migrazione totale su un nuovo template.

Per chi non ha le competenze è necessario rivolgersi al fornitore del Sito o al Web Master che lo gestisce, capire la situazione e valutare le sue proposte, magari interpellando almeno un secondo fornitore per avere un termine di paragone.

Quel che è certo è che evitare di intervenire diventerà sempre più penalizzante, via via che le ricerche si sposteranno ancora di più sui dispositivi mobili e i Concorrenti si  adegueranno.

Approfondimenti

Innanzitutto il “Testa Sacro” di Internet, il manuale Webmaster di Google

Ma basta inserire “Mobilegeddon” sul motore di ricerca (…a piacere da laptop, tablet o mobile) per trovare una enorme quantità di articoli, blog e di immagini anche divertenti.

Interessanti a mio avviso soprattutto gli articoli di Media non specialistici, quale Il Sole 24 Ore
o Il Fatto Quotidiano che tracciano un quadro della situazione italiana sia a livello di singoli grandi portali che per macro dati aggregati.

Francesco d’Amico
Partner, Fortaris srl
francesco.damico@fortaris.com